venerdì 30 marzo 2012

La via iniziatica vista da un Compagno d'Arte


Considerazioni sulla Via Iniziatica

Maestro Venerabile , eccellentissimi Maestri all’oriente , Fratelli fra le colonne.

Questa sera la Fratellanza Universale cui siamo stati chiamati a fare parte si è arricchita di due nuovi fratelli che nel disegno del G.A.D.U. erano già stati destinati a tale chiama , perché è sempre utile sottolineare si E’ chiamati a fare parte della fratellanza muratoria .

Da umile e perenne apprendista continuamente teso al perfezionamento delle mie percezioni sensoriali , cognitive e spirituali, ho rivissuto ora e posso capire la confusione  che regna nella mente dei nuovi iniziati e vorrei con il permesso di Voi Maestri e dei miei Fratelli cercare di dare qualche notizia affinchè oltre alla confusione ed all’eccitazione della serata resti nel ricordo qualche  utile cognizione  ad un corretto istradamento sulla via iniziatica testè intrapresa.

Non a caso ho parlato di via iniziatica , in quanto la Massoneria pur avendo molte similarità ad un culto religioso , non lo è.

Certo professiamo il rispetto per il G.A.D.U.  giuriamo e eseguiamo i lavori di loggia con la necessaria presenza del libro sacro , anche questo  luogo si chiama tempio ma esso pur avendo forma fisica è solo uno strumento di perfezionamento e comunicazione non luogo di cerimonia , ed anche per tutti questi motivi non siamo religione .

A tal proposito è necessario marcare  la differenza fra Misticismo ed Iniziazione .

Il misticismo è tipico delle religioni in particolare di quella Cattolica ed è una modalità d’interazione che potremmo definire “Statica o Passiva” in quanto il credente assume e riceve supinamente ciò che gli si presenta senza sforzo e senza che il suo essere aggiunga nulla.

L’Iniziazione e il Cammino Iniziatico sono cose diverse , esse sono certamente dinamiche in quanto appartiene all’individuo l’iniziativa di una realizzazione che persegue metodicamente sotto un controllo rigido ed incessante che potrà giungere anche al superamento delle proprie iniziali capacità .

Ne consegue che misticismo e via iniziatica non possono essere perseguite contemporaneamente .

 Si fa forte quindi il concetto di apprendistato , di istradamento , instradamento che è già stato vissuto da voi cari fratelli con i viaggi precedenti al giuramento , viaggi vissuti al buio come al buio dovevano muoversi coloro che avevano deciso di ascendere alle scuole iniziatiche egizie e pitagoriche .

Durante il loro periodo d’apprendistato che durava , secondo le fonti dai 3 ai 7 anni essi vivevano in anfratti oscuri al buio muovendosi anche carponi senza relazionarsi e soprattutto senza parlare.

Giungendo da una vita colma di stimoli profani , essi conoscevano solo parte del mondo  e , come nel mito della caverna di Platone , essi avevano una conoscenza interiore limitata vedendo solo ombre e contorni del mondo e degli oggetti che li circondava , e soprattutto non avendo cognizione di cosa fosse la luce.

Luce intesa  sia come splendore dell’astro maggiore , ma altresì come concetto di elevazione massima cui tendono tutti gli animi perfetti.

Anche voi avete chiesto la luce , e come succede all’occhio abituato al buio , al momento dell’eliminazione della benda siete rimasti abbagliati. La luce vi ha colpito intensamente, tutti gli stimoli visivi vi hanno frastornato. Ecco , siete usciti dalla caverna per intraprendere questo nuovo cammino, nel quale il silenzio sarà il vostro compagno , il silenzio da mantenere nel tempio durante i lavori in loggia di modo che il vostro spirito e la vostra mente divenuti spugna e non distratti da altri pensieri  seguiranno con attenzione  ogni cosa , gesti , movimenti , posizioni, parole , perché ricordate la massoneria è soprattutto trasmissione orale della tradizione.

F.P. 2°

mercoledì 14 marzo 2012

Forma e Sostanza

Forma e Sostanza
 Le riflessioni determinate dalle tavole prodotte dai Maestri Venerabili e le parole dell’Ill.issimo fratello Oratore  hanno determinato dentro di me il sorgere di una domanda .Dobbiamo essere dei custodi ortodossi della forma e della tradizione Massonica oppure dobbiamo adeguarla  ai tempi?  Nella mente di inesperto Compagno dalla giovane età muratoria  i concetti scaturiti dalle discussioni con maestri più esperti nell’arte speculatoria ,uniti ai miei iniziali ed incompleti studi  ed alle mie esperienze profane mi hanno portato a  delle considerazioni.

La prima è relativa al concetto di forma,  da non confondere con il superficiale formalismo ma da legare alla sostanziale forma esistente in tutte le scienze ,tradizioni o conoscenze che viaggiano attraverso i secoli. Mi è oltremodo facile in questa sede affermare che è la forma conferita dal lavoro Massonico che rende la pietra squadrata diversa da quella grezza , così allo stesso modo la differenza morfologica si concretizza in una sostanziale modifica che se non presente renderebbe inutile il mattone privo di forma adeguata a partecipare all’edificazione dell’opera.

Quindi si concretizza il concetto che forma E’ sostanza.

Il rispetto delle forme e delle proporzioni identificano i nostri templi che posseggono orientamento , disposizione e composizione tramandate nel tempo per la necessità di cristallizzare in un luogo delle caratteristiche cosmiche tali da renderli e renderci più vicini al G.A.D.U. durante i lavori rituali, infatti da amante delle tradizioni ho vissuto gli ultimi cambiamenti alla ritualità dei lavori in loggia con immenso piacere .

Da questi frammenti d’osservazione nasce dentro di me la necessità di chiedere a voi , Maestro Venerabile fratelli miei , e ill’issimi Maestri all’Oriente , dobbiamo impegnarci ancora di più ?Dobbiamo rispettare ancora più rigidamente i precetti che regolano la nostra attività?Nel mio umile animo di ultimo apprendista sempre alla ricerca della luce della conoscenza credo di si , credo che la rigida osservanza dalle più elementari regole di comportamento ai concetti più sublimi, non acritica ma ragionante  poco polemica e costruttiva , sia l’arma ed il faro di guida che ci ha tracciato la strada nelle ere e che ci permetterà di procedere nel tempo differenziandoci da tutto ciò che è profano.

A Tal proposito mi piace portare a paragone fra noi ed il mondo profano l’idea filosofica , citata nel mio testamento ,nata dalla mente di Zygumd Bauman  sulla nascita nell’era globale della c.d. Società liquida , secondo cui si  contrappongono i concetti di solido e liquido come termine di paragone delle qualità del nostro mondo , assegnando alla solidità aspetti positivi , ed alla liquidità o informità aspetti negativi.

Anche qui il esplode la solidità  di una verità massonica coincidente con  l’affermazione profana , la quale tuttavia non tiene conto che altri , ovvero la nostra fratellanza globale hanno deciso di precorrere i tempi infrangendo barriere ed ostacoli religioso-culturale operando questa globalizzazione del bene nell’interesse dell’umanità tutta , forti di una solida tradizione regolata da disciplina e rispetto verso il landmarks che ci permette di penetrare ,non già come il liquido che non trova ostacoli  che rimane sempre informe ma che evapora senza lasciare traccia , come lo scalpello che , guidato dal G.A.D.U. penetra roccia o metallo donando forma e con l’ausilio degli altri strumenti dell’arte edifica cattedrali ardite dalle cui finestre può agevolmente penetrare la luce della grazia e della conoscenza  

F.P. 2°