giovedì 15 dicembre 2011

ALCHIMIA DEI SOLSTIZI

Per noi Massoni è interessante capire il dualismo dei due Santi Giovanni, il Battista e l’Evangelista rappresentanti simbolici dei due Solstizi, d’Estate il primo, d’Inverno il secondo. Insieme rappresentano la continuità e la linea perfetta della nostra conoscenza : forti da soli, sono simboli concreti e viventi del nostro percorso verso l’Illuminazione.
L’Alchimia è da sempre considerata come componente importante della Massoneria. I due Santi rappresentano i simboli alchemici del Fuoco e dell’Acqua. S. Giovanni Battista, rappresentato come la piramide rovesciata, il segno alchemico per l’Acqua che vuol significare l’amore spirituale ed emotivo. San Giovanni Evangelista, rappresentato come la piramide rivolta verso l’alto, simboleggia il Fuoco, che è l’unità e la volontà d’azione.
Quando messi insieme, essi simboleggiano il perfetto equilibrio tra oscurità e luce, vita e morte, passione e costrizione, la volontà e le emozioni, l’inverno e l’estate. Insieme entrambi rappresentano la Stella di Salomone, o la squadra ed il compasso.
Il Solstizio d’Inverno, ovvero la festa di S. Giovanni Evangelista, ripropone ancora la materia che si dissolve e muore per dare forma a nuova vita, nel ciclo infinito ed universale del GADU e delle sue particelle cosmiche.

4 commenti:

  1. Inizio un percorso seguendo la luce delle tue parole. Sarà sempre più emozionante aprire le porte della conoscenza.

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  2. E' da troppo poco tempo che mi avvicino a determinati concetti ancora per me nuovi e da esplorare. Questo simbolismo legato alle tradizioni è molto suggestivo e carismatico. Da quel poco che ho potuto studiare, riscontro una forza pregnante che la massoneria accosta al principio di equilibrio, un equilibrio basato sulla forza dell'uguaglianza e del rispetto. Pertanto credo che i Solstizi rappresentino appunto l'equilibrio ideale tra Fuoco ed Acqua, poli opposti che uniti portano alla perfezione. E l'interpretazione di tale simbolismo che percepisco potrebbe rifarsi al principio di uguaglianza tra fratelli, tra persone magari opposte che unite dal rispetto e dalla uguaglianza tra loro possono raggiungere la perfezione dell'equilibrio massonico. Ovviamente persone legate da alti ideali.
    fs

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  3. Il SOLSTIZIO E’ IL PRIMO SCONTRO.

    Se la parola raccolta in un tempio raccoglie in se i principi della volontà che può muovere il Massone verso l’azione terrena, gli esempi celesti diventano allegoria di eventi ai quali ispirarsi per raggiungere il G:.A:.D:.U:.

    Il Solstizio d’inverno è uno tra gli esempi di maggior impatto sulla ritualità per la sua capacità di interrompere il lavoro massonico e di portare il Fratello ad assistere inerme allo scontro tra la Luce e l’ombra sul palcoscenico celeste.

    Uno scontro che avviene ogni giorno dell’anno al di sopra delle nostre teste, ma che solo quel giorno è visibile a noi stessi perché il Sole è disceso al suo ultimo grado di abbassamento.

    Ci aspetteremmo, proprio per la sua vicinanza, che il Sole riuscisse a riscaldare la nostra fronte e ad illuminare la nostra coscienza con maggiore intensità. Di fatto, appare vinto dalle tenebre che attenuano il suo calore e ne oscurano la luminosità. Come se ci trovassimo di fronte all’ultimo giorno di battaglia dopo 364 giorni di scontri.

    Le nostre supposizioni e lo sconforto che ne deriva sono frutto dell’ignoranza nella quale viviamo. Ciechi tra le tenebre, non comprendiamo appieno lo spettacolo che si dipana tra gli astri.

    Il Sole ha deciso di bagnarsi nel mare delle tenebre, di mescolare la Luce alle ombre, di raffreddare il calore dei suoi raggi con la gelida brina dell’ignoranza.

    Il Sole muove verso il punto più basso della sua rotazione per dare a noi l’esempio: l’ignoranza che ottenebra la nostra coscienza deve essere dissipata da una atto di forza che illumina ogni piega del nostro animo, che scava nei meandri più nascosti, che raggiunge gli angoli più bui a costo di rischiare la morte.

    Il Sole sacrificandosi ci indica che Noi non possiamo permetterci un lavoro superficiale!

    Come se non bastasse, a conclusione dello spettacolo, arriva il colpo di scena.

    Il momento della morte apparente viene bruscamente interrotto dalla rinascita.

    Il sole comincia di nuovo a crescere, riprende la sua corsa annuale e ritorna a dare fecondità alla terra fino al suo massimo in estate. Come se una nuova esistenza fosse stata concessa alla terra e a Noi una nuova possibilità.

    E di fronte a questa nuova visione, siamo di nuovi fermi.

    Mentre gli egiziani celebravano al Solstizio d’inverno la grande vittoria di Osiride su Tìfone, cioè del dio del giorno sul dio delle tenebre, Noi rimaniamo fermi a cogliere un secondo monito da parte del Sole.

    Non solo noi Fratelli Massoni non possiamo permetterci un lavoro superficiale, ma dobbiamo imparare che la Materia che ci compone può essere trasformata solo dopo essere stata impastata con l’ignoranza dell’uomo profano e purificata dal filtro della Ragione Massonica.

    La rinascita nelle tappe iniziatiche ha successo se non dimentichiamo la nostra vera natura, fatta di virtù miste a vizi. Quando vogliamo provare a raggiungere il G\A\D\U\dobbiamo strappare il velo di ipocrisia che cela i vizi e lasciare che la Luce penetri, affinché la Verità si mescoli alla nostra ignoranza.

    Solo così la Ragione Massonica potrà lavorare in profondità nel nostro animo.

    F.A.

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  4. A proposito del Solstizio
    L’importanza dei Solstizi, estivo ed invernale , è rappresentata a differenti livelli e con differenti influenze nella vita degli esseri umani e nella conoscenza iniziatica dalla notte dei tempi.
    La diminuzione o l’aumento del vigore dell’illuminazione solare ed il conseguente sopravvento del buio o della comparsa lunare scandiscono i ritmi di ogni cosa nel nostro universo profano o esoterico che sia. Si accompagnano e determinano i ritmi circadiani dei corpi degli esseri viventi , ma ne influenzano anche la psiche ed i sentimenti , sono stati materia di scrittori , poeti , studiosi , sacerdoti ed esoteristi per cui è lecito supporre una convergenza di fenomeni e di simboli differenti che portano ad un solo significato.
    Ho parlato di simbolo non a caso ,in quanto la parola simbolo contiene un concetto che ripeterà in questa mia tavola: il concetto del dualismo.
    Infatti simbolo deriva dal greco sumbulon , ovvero la rappresentazione plastica ed unica di qualcosa che è composta da altri elementi che solo unendosi danno origine all’oggetto in esame.
    E’ difficile quantificare l’inquantificabile , infatti intorno ai solstizi si affollano moltissimi significati iniziatici , si può cominciare dalle date infatti convenzionalmente essi si pongono al 21 del mese di dicembre e di giugno, per la muratoria esse coincidono con il 24 di giugno , festa del Giovanni Battista , e con il 27 di dicembre festa del Giovanni Evangelista . Santi importanti in quanto le logge massoniche azzurre vengono chiamate anche logge di S. Giovanni e facendo riferimento allo stesso santo si ricerca la pagina del libro sacro da aprire sull’ara nelle logge durante i lavori . I due santi inoltre si trovavano cronologicamente in periodi diversi della parabola ascendente della vita del Cristo posizionandosi il battista all’inizio ed l’evangelista alla fine , procedendo al pari della progressione dell’astro solare.
    Tale progressione è valutata in maniera differente se fuoriuscente dalla caverna cosmica , il 27 dicembre , attraverso la porta degli Dei e rientrante il 24 giugno attraverso la porta degli Uomini, in quanto rappresenta il prevalere del buio sulla luce e viceversa.
    Il dualismo luce/tenebre , bianco/nero , bene/male ha radici antiche in differenti culti nei quali si possono ravvisare forme di confluenza in quella che successivamente è diventata la libera muratoria , infatti già nell’antico Egitto nei culti della dea Iside e del dio Osiride vi era una tale progressione spostata sul versante della morte e rinascita, altro collegamento con il dio Giano , provvisto di duplice testa una per il passato ed una per il futuro , anche se Guenòn parlava di una testa del presente non visibile, Il dio Giano era protettore dei Collegia Fabrorum e quindi dei precursori degli odierni massoni si ritrova anche nei culti dualisti come quello Esseno cui si rifacevano catari e bogomili , il bianco ed il nero lo ritroviamo nel pavimento a scacchi del tempio massonico ma anche nel bausant dei templari i quali non a caso indossavano dei pantaloni in pelle bianca d’agnello in onore del Battista insomma la rappresentazione cosmica visibile di un conflitto invisibile fra l’eterno bene della luce in contrasto con il buio della materia creata dal demiurgo.

    F.P.

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